Domenica 20 settembre 2020 è la data di ripartenza per la prima squadra di Mister Francini che affronterà il campionato di Promozione ma come primo impegno incombe la Coppa Italia Promozione…
Mister il 20 settembre primo tempo impegno in Coppa. Emozionato?
“Come potrebbe essere diversamente, quasi 7 mesi senza calcio. Un inizio pesante è difficile per tanti motivi, siamo emozionati per la nuova avventura ma al fischio dell’arbitro si parte. È un’emozione diversa per molti aspetti, ma in realtà è proprio voglia di ripartire con gran parte dei ragazzi che hanno conquistato con merito la categoria”
Come hanno lavorato i ragazzi in preparazione?
“Hanno lavorato bene, ovviamente 15/22 sono ragazzi dell’anno scorso e gli innesti giovani, che sono tutte quote insieme al ‘93 Enea, si sono inseriti bene anche in virtù delle società di provenienza. Hanno una bella cultura del lavoro e sono contento. I miei rimproveri non sono mancati (ride ndr) però è il mio ruoli. Ci faremo trovare pronti”
Raccontaci le nuove metodologie di allenamento a contatto zero…
“Sollecitato dal Presidente Lorenzo Bosi è da Alessio Mamma ci siamo messi con Daniele Santini e Giulio Santini studiando ogni distanza e segnalazione. Ma il contatto zero è stato interessantissimo, lavorando su tecnica individuale e preparazione fisica. È un protocollo molto funzionale, grande ritmo ed intensità”
Pensi che i giocatori di tutte le categorie rischino ancora i contagi?
“Il rischio c’è e non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo ora più che mai prestare attenzione a ciò che abbiamo imparato in questi mesi. Leggevo studi fatti da medici e professionisti, il tempo di contatto in un campo di calcio è limitato durante il movimento, ma nei calci piazzati è più alto. Dovere nostro vigilare e sanificare tutto ciò che possiamo evitando contatti inutili. Sono convinto che piano piano ne usciremo ma guai a sentirsi inattaccabili adesso, saremmo sciocchi”.
Cosa dovrebbe essere cambiato nel protocollo?
“Non saprei, ma credo che dovrebbe essere studiato in modo diverso. Non è il mio ruolo, e capisco che trovare uniformità in ogni struttura societaria non sia facile… Ma auspico che ci sia una soluzione facile da interpretare e da attuare per tutti”.
Obbiettivo stagionale?
“Domanda da un milione di dollari (ride ndr) dare il massimo ogni partita, non abbiamo obbiettivi ma venderemo cara la pelle sempre. Non guarderemo mai la classifica, dobbiamo essere umili ma con un grande coraggio al fine di interpretare la nostra idea in campo. Tecnicamente direi salvezza tranquilla ma è un girone veramente tosto, la definirei una “mini Eccellenza” campionato duro, bello ed affascinante… Ma ovviamente complicato”.
Quale è il ricordo più bello che ti porti della scorsa stagione?
“Ricordo più bello? Difficile sceglierne uno… Ma il cross di Santini ed il gol di Bargelli contro una squadra del Fiesole che ci da il secondo posto dopo otto partite… Dalla sconfitta contro il Montelupo al secondo posto… Un’emozione bellissima per noi e per i nostri tifosi. Un ricordo indelebile, mi sono reso conto girandomi in tribuna che stavamo realizzando qualcosa di grande, vedevo tutto il popolo biancorosso festeggiare. Gioia immensa”.
Se dovessi racchiudere questi primi allenamenti in una parola quale useresti?
“Una parola? Semplice, dico questa: umiltà e se mi permettete ne metto due, anche fame. Giocare contro il Lebowski ha già il suo fascino ed è una società che da esempio a molte per organizzazione anche nel settore giovanile e nella scuola calcio, hanno una grande tifoseria e sarà bello”